Cortemilia, capitale della nocciola piemontese - Langhe

Fotografie Cortemilia, capitale della nocciola piemontese - Langhe

Comune situato nell'Alta Langa e patria della Nocciola Tonda Gentile del Piemonte Cortemilia vanta delle origini antiche che risalgono all'epoca romana.


Denominata Cohors Æmilia dal Console romano Emilio Scauro che qui pose i suoi accampamenti, la città era in origine abitata dai Liguri Statielli ai quali venne sottratta per la sua interessante posizione tra il nord piemonte ed il mare.

Devastata dalle incursioni dei Saraceni, acquistò di nuovo importanza negli anni del Medioevo grazie ai floridi commerci e fu possedimento dei Del Carretto come testimonia la torre a pianta circolare, tra i pochi resti dell'antico castello.

Passato al comune di Asti e al Marchesato di Saluzzo, nel 1615 divenne parte del territorio sabaudo.

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Circondata da un anfiteatro di colline su cui gli abitanti hanno creato dei terrazzamenti in pietra per permettere le coltivazioni delle viti, Cortemilia ha un centro storico tagliato in due dallo scorrere del fiume Bormida che ha dato vita a due borghi distinti: San Michele e San Pantaleo.

Sebbene la città abbia un'alta vocazione agricola, la sua visita riserva diversi luoghi interessanti e sicuramente non vi deluderà.

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L'itinerario può partire dalla centrale Piazza Molinari, originario centro storico da dove è possibile ammirare la vista sui resti del castello e sulla torre. Qui ci sono diversi interessanti palazzi, come quello d'angolo risalente al XV secolo che ha un architrave con un’Annunciazione datata 1480 e, nella via Vittorio Alfieri, un portale cinquecentesco in arenaria detto "degli Imperatori" per la presenza di medaglioni in cui sono ritratti due imperatori romani.

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All'incrocio di Via dante Alighieri, il Palazzo della Prefettura, ora sede della Biblioteca, ha al'ultimo piano alcuni esempi di bifore gotiche, mentre gli antistanti portici, di origine medioevale, presentano archi ogivali, pilastri e capitelli in pietra lavorata.

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Proseguendo la passeggiata nel Borgo San Michele si possono ammirare, in un angolo di Piazza Rinascita Valle Bormida, due bassorilievi quattrocenteschi di San Bernardino da Siena e l’Annunciazione, mentre al numero 95 di Via Dante Alighieri un bel portale in arenaria è ciò che rimane dell'aristocratico Palazzo Alfieri.

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Con una breve deviazione in Via Manzoni è possibile vedere ciò che rimane di Palazzo Scarampi, altro edificio nobiliare di Cortemilia . Qui sono presenti un elegante loggiato in arenaria e, sull'ingresso, lo stemma con l’aquila coronata degli Alfieri.

Il percorso da questa parte del fiume termina in Piazza Don Demetrio Castelli dove si erge la Chiesa di San Michele, edificio dalla facciata neoclassica ricostruito nella seconda metà dell'Ottocento da Giovanni Battista Schellino.

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Di fronte, all'interno della cinquecentesca Chiesa Confraternitale della Santissima Trinità dei Penitenti Rossi, è ospitato il Museo Diocesano. Ha un portale in noce riccamente decorato e conserva, tra le varie opere, anche la reliquia della Santa Spina, secondo la tradizione, una delle spine della corona di Cristo.

Volendo è possibile proseguire fino alla Cappella di San Rocco. Costruita nell'Ottocento accanto al cimitero è considerata dai cortemiliesi protettrice delle spoglie dei defunti.

Per visitare il Borgo di San Pantaleo occorre tornare indietro fino a raggiungere la Pontina, il caratteristico ponte pedonale in ferro che attraversa il fiume Bormida.

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Lungo la centrale Via Cavour si sviluppano i portici di SanPantaleo, sui quali si affacciano gli edifici che nell'Ottocento appartennero alle ricche famiglie borghesi di Cortemilia. Tra i più interessanti ci sono il Palazzo dei Conti Marone della Torre d’Uzzon, Casa Quaglia, dalla facciata rococò, ee il settecentesco Palazzo Rabino, sede della Confraternita della Nocciola Tonda Gentile. Percorrendo per intero questa via, in parte pedonale, si arriva a Piazza Savona, sede un tempo della porta sud orientale della città.

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Ritornando nel borgo attraverso la stretta Via San Francesco si raggiunge, infine, la Chiesa di San Pantaleo del XVI secolo, ampliamente rimaneggiata. Una targa ci informa che qui furono battezzate le madre e la zia di Rosa Vassallo, nonna paterna di Papa Francesco.

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La visita a Cortemilia non può ritenersi completa senza essere saliti ai resti del castello, la cui torre di avvistamento alta 30 metri è ben visibile anche da lontano. Per arrivare a questo punto panoramico sulla città si può sfruttare uno dei diversi sentieri che risalgono la collina. Vi suggeriamo quello lastricato della Via della Donne che parte al termine di Via Alfieri, oppure quello che sale da Piazza Castello.

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Prima di lasciare la città concedetevi una sosta alla "Corte di Canobbio", una pasticceria caffetteria che offre i migliori dolci alla nocciola della zona. La loro Torta Canobbio, realizzata seguendo un'antica ricetta di famiglia, senza farina e con le nocciole della varietà Tonda Gentile delle Langhe, è sublime.

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E se vi rimane ancora qualche curiosità sulla zona andate a vedere la vicina collina di Monteoliveto, caratterizzata da cerchi concentrici di muri terrazzati a secco, tipici dell'Alta Langa e Patrimonio immateriale dell'Unesco. Sulla cime sorge la Cascina da dove si gode di una bella vista su Cortemilia e sulla sottostante Pieve di Santa Maria, gioiello architettonico romanico-gotico assolutamente da visitare.

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Cortemilia, the capital of the Tonda Gentile Hazelnut of Piedmont - Langhe

Municipality located in the Alta Langa and home of the Tonda Gentile Hazelnut of Piedmont Cortemilia boasts of ancient origins dating back to Roman times.

Called Cohors Æmilia by the Roman Consul Emilio Scauro who set up his camps here, the city was originally inhabited by the Ligurian Statielli to which it was subtracted for its interesting position between the northern Piedmont and the sea.

Devastated by the incursions of the Saracens, it acquired new importance in the Middle Ages thanks to the flourishing trade and was a possession of the Del Carretto family as evidenced by the circular tower, among the few remains of the ancient castle.

Passed to the municipality of Asti and the Marquisate of Saluzzo, in 1615 it became part of the Savoy territory.

Surrounded by an amphitheater of hills on which the inhabitants have created stone terraces to allow the cultivation of vines, Cortemilia has an historic center cut in two by the flow of the Bormida river which has given rise to two distinct villages: San Michele and San Pantaleo.

Although the city has a high agricultural vocation, its visit reserves several interesting places and will certainly not disappoint you.

The itinerary can start from the central Piazza Molinari, the original historical center from where it is possible to admire the view of the remains of the castle and the tower. Here there are several interesting buildings, such as the corner one dating back to the fifteenth century which has an architrave with an Annunciation dated 1480 and, in via Vittorio Alfieri, a sixteenth-century sandstone portal called "degli Imperatori" for the presence of medallions in which are portrayed two Roman emperors .

At the crossroads of Via Dante Alighieri, the Palazzo della Prefettura, now home of the Public Library, has some examples of Gothic mullioned windows on the top floor, while the front porches, of medieval origin, have pointed arches, pillars and capitals in carved stone.

Continuing the walk in Borgo San Michele you can admire, in a corner of Piazza Rinascita Valle Bormida, two fifteenth-century bas-reliefs of San Bernardino da Siena and the Annunciation, while at number 95 of Via Dante Alighieri a beautiful sandstone portal is what remains of the aristocrat Palazzo Alfieri.

With a short detour in Via Manzoni you can see what remains of Palazzo Scarampi, another noble building of Cortemilia. Here there is an elegant sandstone porch and, on the entrance, the coat of arms with the crowned eagle of the Alfieri family.

The path on this side of the river ends in Piazza Don Demetrio Castelli where stands the Church of San Michele, a religious building with a neoclassical facade rebuilt in the second half of the nineteenth century by Giovanni Battista Schellino.

At the opposite site, inside the sixteenth-century Confraternity Church of the Holy Trinity of the Red Penitents,is housed the Diocesan Museum. It has a richly decorated walnut portal and conserves, among the various works, also the relic of the Holy Thorn, according to tradition, one of the thorns of the crown of Christ.

If you want, you can continue until reach the Chapel of San Rocco. Built in the 19th century next to the cemetery, it is considered by the Cortemilies a protection for the remains of the dead.

To visit the Borgo San Pantaleo you need to go back until you reach the Pontina, the characteristic iron pedestrian bridge that crosses the Bormida river.

Along the central Via Cavour, develope the arcades of San Pantaleo , overlooked by the buildings that in the nineteenth century belonged to the wealthy bourgois families of Cortemilia . Among them. the most interesting are the Palazzo dei Conti Marone of the Torre d’Uzzone, Casa Quaglia, with a rococo facade, and the eighteenth-century Palazzo Rabino, home of the Brotherhood of the Tonda Gentile hazelnut. Going along this street, partly pedestrian, you arrive in Piazza Savona, once the seat of the south-eastern gate of the city.

Returning to the bourg through the narrow Via San Francesco you finally reach the 16th century Church of San Pantaleo, extensively remodeled. A plaque informs us that the mother and aunt of Rosa Vassallo, paternal grandmother of Pope Francis, were baptized here.

The visit to Cortemilia cannot be considered complete without going up to the remains of the castle, whose 30m high watchtower is clearly visible from afar. To get to this panoramic point on the city you can take advantage of one of the different paths that go up the hill. We suggest the paved one called Via della Donne which starts at the end of Via Alfieri, or the one that climbs from Piazza Castello.

Before leaving the city, treat yourself to a stop at the "Corte di Canobbio", a pastry shop café that offers the best hazelnut sweets of the area. Their Canobbio Cake, made following an ancient family recipe, without flour and with hazelnuts Tonda Gentile delle Langhe variety, is sublime.

And if you still have some curiosity about the area, go and see the nearby hill of Monteoliveto, characterized by concentric circles of dry terraced walls, typical of the Alta Langa and Intangible Heritage of Unesco. On the peaks stands the Cascina from where you can enjoy a beautiful view of Cortemilia and the below Parish Church Santa Maria, a Romanesque-Gothic architectural jewel, absolutely to visit.

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