Anello dei Laghi di Palanfrè - Valle Vermenagna


Fotografie Anello dei Laghi di Palanfrè - Valle Vermenagna
Il Lago Inferiore di Frisson

La Valle Vermenagna in Provincia di Cuneo divide le Alpi Liguri da quelle Marittime. Corridoio di traffici commerciali da e verso la Francia, ha da sempre un'alta vocazione turistica grazie anche alla presenza della stazione sciistica di Limone Piemonte che in inverno accoglie numerosi villeggianti provenienti da tutta Europa. Nella stagione estiva, invece, si trasforma in meta per escursioni a piedi o in mountain bike.


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Il Bosco di Palanfrè

Numerosi sono i sentieri naturalistici della zona come la Riserva Naturale del Bosco di Palanfrè, che dal 1995 è parte del vasto Parco delle Alpi Marittime.

Tra gli itinerari escursionisti che si possono effettuare c'è l'Anello dei Laghi di Palanfrè, un percorso che passando nella faggeta che caratterizza il Bosco "bandito" di Palanfrè tocca i quattro laghi del Vallone degli Alberghi.

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Gias Piamian

Il sentiero non presenta particolari difficoltà se non nel collegamento tra il Lago Inferiore del Frisson ed il Lago Albergh dove occorre superare un lungo traverso su pietraia che può risultare scivoloso con il cattivo tempo.

L'Anello dei Laghi di Palanfrè inizia da Palanfrè, frazione di Vernante posta a circa 1350 metri. Abbandonato l'abitato ci si addentra quasi subito nel meraviglioso bosco di faggi fino al Gias Piamian.

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Il Monte Frisson sullo sfondo

Da questo punto occorre seguire a sinistra il nuovo itinerario abbandonando il vecchio sentiero non più agibile a causa di ripetute frane.

Attraversato il torrente si sale ripidi tornanti ornati da pini mughi e, dopo una breve spianata, si ridiscende verso il rio ricongiungendosi alla vecchia traccia.

Il sentiero, ora più stretto, risale a poco a poco il Vallone degli Albergh sul cui sfondo si staglia la sagoma piramidale del Monte Frisson.

Dopo un tratto si arriva ad un bivio segnalato da paline in legno: il sentiero a sinistra punta diretto al Lago Albergh, mentre qiello a destra, la nostra scelta, sale ripido verso i Laghi del Frisson.

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Gias Vilazzo

Il paesaggio cambia e si attraversano larghi pascoli fino al giungere al dosso dove si trova il Gias Vilazzo. Dopo una breve pausa, approfittando della presenza di una fonte, si riparte tra prati, rocce e macchie di rododendri. Poco a valle, in una piccola conca si intravede il Lago di Villazzo, che ammireremo di nuovo a fine itinerario.

Il sentiero passa accanto alla Fontana delle Reine a quota 1980 prima di raggiungere finalmente il Lago Inferiore del Frisson.

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Il Lago Inferiore di Frisson

Questo lago, di origine glaciale, ha una forma rettangolare, acque scure ed è circondato piccoli spiazzi erbosi e da sbalzi di rocce da cui fanno capolino bellissime macchie di rododendri.

Il suo nome, che deriva dal sovrastante monte, pare possa far riferimento al clima freddo che caratterizza la valle.

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Panorama sul Lago Inferiore di Frisson salendo al lago superiore

Alla destra del bacino, una traccia segnalata unicamente da tacche, porta in breve tempo alla conca dove si trova il Lago Superiore del Frisson.

A differenza del precente, ha forme irregolari e dimensioni ridotte ed è sovrastato dall'imponente parete nord-ovest del Monte Frisson.

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Lago Superiore di Frisson

Si ridiscende per la stessa traccia (o per un'altra che taglia in diagonale l'altura) giungendo di nuovo al lago inferiore dove, attraversato l'emissario, ci si incammina verso est seguendo un tracciato che tra detriti, rocce, a volte viscide, e terreno a tratti impervio supera il rilievo che separa il Lago Inferiore del Frisson dal Lago Albergh.

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Verso il Lago Albergh

Questo è il bacino più esteso del vallone e, a differenza degli altri ha il fondo di rocce calcaree che conferiscono all'acqua un particolare colore verde. In esse si specchiano si specchiano le pareti del Monte Ciotto Mieu e del Monte Ciamoussè.

La conformazione della conca rendono il luogo particolarmente adatto per una sosta più prolungata ed, infatti, numerosi sono gli escursionisti che qui fanno picnic.

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Lago Albergh

L'Anello dei Laghi di Palanfrè prosegue attraversando l'emissario del lago e seguendo la traccia che scende accanto ad esso fino a trasformarsi in sentiero costeggiato da begli esemplari di pino mugo.

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Flora alpina

Dopo vari tornanti piuttosto ripidi si arriva in vista dell'ultimo lago dell'anello, il Lago di Villazzo, che si raggiunge con una piccola deviazione sulla destra. Si tratta di un modestissimo specchio d'acqua situato sotto una piccola cascata che lo alimenta.

Tornati sul sentiero principale si scende seguendo l'itinerario dell'andata che conduce nuovamenre alla frazione di Palanfrè.

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Lago di Villazzo


Pesio Valley inside the Marguareis Natural Park

The Vermenagna Valley in the Province of Cuneo divides the Ligurian Alps from the Maritime ones. Passage of commercial traffic to and from France, it has always had a high tourist vocation thanks to the presence of the ski resort in Limone Piemonte that, in winter, welcomes a large number of holidaymakers from all over Europe. In the summer season, however, it becomes a destination for hiking or mountain biking.

There are many nature trails in the area such as the Palanfrè Wood Nature Reserve, which, since 1995, has been part of the large Park of the Maritime Alps.

Among the hiking itineraries that can be made there is the Ring of the Palanfrè Lakes , a path that, passing through the beech wood that characterizes the Palanfrè "banished" wood, touches four lakes of the Alberghi Valley.

The path does not present particular difficulties except in the connection between the Lower Frisson Lake and the Albergh Lake where it is necessary to overcome a long traverse on stony ground that can be slippery with the bad weather.

The Ring of the Palanfrè Lakes starts from Palanfrè, a hamlet of Vernante located at about 1350 meters. Leaving the built-up area, you almost immediately enter in the marvelous beech forest up to Gias Piamian.

From this point it is necessary to follow the new itinerary at the left, abandoning the old path no longer accessible due to repeated landslides.

After crossing the stream, go up steep hairpin bends adorned with mountain pines and, after a short clearing, go back down towards the stream, rejoining the old track.

The path, now narrower, gradually goes up the Albergh Valley where, at the end stands out the pyramidal shape of Mount Frisson.

After a while you arrive at a crossroads marked by wooden poles: the path on the left points directly to the Albergh Lake, while the one on the right, our choice, climbs steeply towards the Frisson Lakes .

The landscape changes and we have to cross large pastures until we reach the hill where the Gias Vilazzo is located. After a short break, taking advantage of the presence of a source, we leave again among meadows, rocks and rhododendron patches. A little further downstream, in a small basin, you can see the Lake of Villazzo, which we will admire again at the end of the itinerary.

The path passes next to the Fontana delle Reine at an altitude of 1980 m. before finally reaching the Lower Frisson Lake.

This lake, of glacial origin, has a rectangular shape, dark waters and is surrounded by small grassy areas and by overhangs of rocks from which peek out beautiful rhododendron patches.

Its name, which derives from the mountain above, seems to refer to the cold climate that characterizes the valley.

To the right of the basin, a track marked only by notches, leads in a short time to the basin where is placed the Upper Frisson Lake.

Unlike the previous one, it has irregular shapes and small dimensions and is dominated by the imposing north-west face of Mount Frisson.

We go back down the same track (or another one that cuts diagonally across the hill) reaching the lower lake again where, after crossing the emissary, we walk to east following a path that, among debris, rocks, sometimes slimy , and sometimes rough terrain, exceeds the relief that separates the Lower Frisson Lake from the Albergh Lake.

This is the largest basin of the valley and, unlike the others, it has limestone rocks that give the water a particular green color. The walls of Monte Ciotto Mieu and Monte Ciamoussè are mirrored in them.

The conformation of the basin makes the place particularly suitable for a longer stop and, in fact, there are many hikers who picnic here.

The Ring of the Palanfrè Lakes continues crossing the emissary of the lake and following the track that descends next to it until it becomes a path lined with beautiful specimens of mountain pine.

After several rather steep hairpin bends we arrive in sight of the last lake of the itinerary, the Lake of Villazzo, which can be reached with a small detour on the right. It is a very modest body of water located under a small waterfall that feeds it.

Back on the main path, we descend following the outward track that leads again to the hamlet of Palanfrè.


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Scendendo a valle tra rati fioriti







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