Situato in Valle Gesso, all'interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime, il Lago delle Rovine è un bacino naturale che si è creato a causa di un'antica frana che ha bloccato il deflusso del torrente Gesso che dal Lago del Chiotas scende a valle. Da quest'evento deve anche il suo nome.
Valdieri, piccolo comune all'imbocco della Valle Gesso vanta una storia antica che risale alla tarda età del Bronzo (1400 a.C).
Infatti, scavi effettuti a metà degli anni Ottanta ai piedi della Rocca di San Giovanni, lungo la vecchia strada che collegava il paese con la vicina Andonno e nell'area protetta del Parco naturale delle Alpi Marittime, hanno portato alla luce testimonianze di rilievo legate ad una necropoli protostorica.
Nasce così il Parco Archeologico della Necropoli Protostorica di Valdieri, importante sito archeologico della zona.
Lo stambecco è, insieme al gipeto, l'animale più rappresentativo del Parco delle Alpi Marittime ed, in particolare, della Valle Gesso.
Dopo un serio rischio d'estinzione in tutto l'arco alpino, quest'ungulato agli inizi del Novecento è stato reintrodotto in Valle Gesso sul ordine del re Vittorio Emanuele III, grande appassionato cacciatore, con lo scopo di arricchire la sua Riserva Reale di caccia.
Grazie, poi, a migrazioni spontanee e successivi interventi ora gli stambecchi sono tornati a ripopolare le montagne delle Alpi Marittime.
Sebbene gli stambecchi prediligano vivere ad altezze elevate, nascosti su pareti rocciose al limitare della vegetazione, in primavera scendono verso il fondovalle per riprendersi dalla dura stagione invernale. Ed è proprio questo il periodo migliore per incontrarli in Valle Gesso, soprattutto se si percorre il sentiero che porta al Rifugio Ellena-Soria luogo particolarmente facile per l’avvistamento sempre emozionante di questi schivi animali, re delle Alpi.
The Ibex in Gesso Valley
The ibex is, along with the bearded vulture, the animal most representative of the Park of the Maritime Alps and, in particular of the Gesso Valley.
After a serious risk of extinction in the Alps, this ungulate in the early twentieth century was reintroduced in Gesso Valley on the order of King Vittorio Emanuele III, avid hunter, in order to enrich his royal hunting reserve .
So, thanks to spontaneous migrations and subsequent interventions, now the ibex are returned to repopulate the mountains of the Alpes Maritimes.
Although ibex like to live at high altitudes, hidden by rocks at the edge of the vegetation, in the spring they go down to the valley floor to recover from the hard winter season. And this is the best time to meet them in Gesso Valley, especially if you follow the path that leads to the mountain hut Ellena-Soria , place particularly easy for exciting views of these shy animals, considered the King of the Alps.
The ibex is, along with the bearded vulture, the animal most representative of the Park of the Maritime Alps and, in particular of the Gesso Valley.
After a serious risk of extinction in the Alps, this ungulate in the early twentieth century was reintroduced in Gesso Valley on the order of King Vittorio Emanuele III, avid hunter, in order to enrich his royal hunting reserve .
So, thanks to spontaneous migrations and subsequent interventions, now the ibex are returned to repopulate the mountains of the Alpes Maritimes.
Although ibex like to live at high altitudes, hidden by rocks at the edge of the vegetation, in the spring they go down to the valley floor to recover from the hard winter season. And this is the best time to meet them in Gesso Valley, especially if you follow the path that leads to the mountain hut Ellena-Soria , place particularly easy for exciting views of these shy animals, considered the King of the Alps.
Paesaggio d'Autunno in Valle Gesso durante una passeggiata lungo il Vallone di Laroussa in una fredda ma limpida mattina di Ottobre.
Il Lagarot di Lourousa è un piccolo ma incantevole specchio alpino che si trova a 1750 metri nella solitaria e silenziosa conca di fronte al Canalone di Lourousa, una delle ascensioni più interessanti del gruppo dell'Argentera.
Le sue acque sono di un limpido colore verde azzurro ed alimentano un rio che scende ripido a valle. Intorno ci sono radi prati, numerosi sorgenti e gli ultimi larici del bosco sottostante.
Si raggiunge dalle Terme di Valdieri salendo su per un'agevole mulattiera sorretta da muretti a secco dove non è così raro incontrare esemplari di fauna, come stambecchi e camosci.
Questo percorso è particolarmente apprezzabile durante l'autunno perchè è il luogo ideale dove poter ammirare un casalingo foliage.
Lasciato l'auto nel parcheggio vicino alle terme si segue il sentiero n.8 indicato da paline che sale nel bosco di faggi. Man mano che si prende quota le faggete lasciano il posto a foreste di conifere fino a quando il panorama si apre e compare alla vista il massiccio del Monte Matto ed il Vallone di Valscura.
La vegetazione si fa più rada ed in breve si giunge al Gias Lagarot da dove, dopo qualche tornante, si arriva alla meta: la deliziosa conca che ospita il Lagarot di Lourousa.
Lourousa lake
The Lagarot of Lourousa is a small but charming alpine mirror which is located at 1750 meters in the solitary and silent valley in front of the gully of Lourousa, one of the most interesting climbing of the Argentera group.
Its waters are clear blue-green and feed a stream that descends steeply to the valley. Around there are sparse fields, numerous sources and the last larch trees of the forest below.
It can be reached from the Terme of Valdieri walk along the easy trail supported by dry stone walls where it is not uncommon to encounter specimens of wildlife such as ibex and chamois.
This itinerary is particularly noticeable during the autumn because it's the ideal place to admire a homely foliage.
Leave the car in the parking near the thermal baths and follow the path n.8 indicated by poles that goes up into the beech forest.
As you take altitude, the beech woods give way to coniferous forests until the view opens and the Monte Matto massif and the Vallone of Valscura appear.
The vegetation becomes sparser and soon we reach the Gias Lagarot from where, after a few bends, we reach the destination: the delightful basin that houses the Lagarot of Lourousa.
I Laghi della Sella sono tra i più grandi laghi naturali alpini della Valle Gesso.
Il Lago sottano della Sella, che occupa la vasta conca di fronte al Rifugio Dante Livio Bianco, ha una superficie di circa 107 mq ed una profondità di 15 metri.
Ha forma rotonda ed è circondato da prati e da rocce montonate alle cui spalle s'innalzano le cime del Monte Matto, della Rocca della Paur e della Gorgia Cagna.
La sua origine è glaciale ed è quel che rimane del ghiacciaio che un tempo ricopriva le pareti del Monte Matto.
Si dice che questo lago fosse il preferito dalla famiglia reale Savoia che qui veniva a pescare la trota.
La Regina Margherita amava farsi trasportare in barca su questo lago ed un remo usato per spingere la sua imbarcazione è conservato all'interno del Rifugio.
Il Lago Soprano della Sella si trova più in alto, ad un'ora e mezzo di cammino dal primo, risalendo il Vallone della Meris in direzione del Colle della Valletta.
La sua forma allungata occupa una conca di origine glaciale sostenuta da una grande bastionata di rocce rossastre.
Nelle sue acque si stagliano imponenti i profili del Monte Matto e della Rocca della Paur.
Sella's lakes - Gesso Valley
The Sella's Lakes are among the largest natural alpine lakes in the Gesso Valley.
The Sella Lower lake, which occupies the vast basin in front of the Refuge Dante Livio Bianco, has an area of about 107 square meters and a depth of 15 meters.
It has a round shape and is surrounded by meadows and glaciated knobs, behind which rise the peaks of Mount Matto, the Rocca Paur and Gorgia Cagna.
Its origin is glacial and is what remains of the glacier that once covered the walls of Mount Matto.
It is said that this lake was the favorite of the Savoia royal family, who came here to fish for trout.
Queen Margherita loved to be transported by boat on the lake and the paddle used to push his boat is already stored inside the refuge.
The Sella Upper lake is located higher. To reach it is needing to walk an hour and a half of from the first lake along the Valley of Meris in the direction of the Colle della Valletta.
Its elongated shape occupies a basin of glacial origin sustained by a great bastion of red rocks.
In its waters stand up the mountaintop profiles of the Mount Matto and the Rocca Paur.
Il Rifugio Dante Livio Bianco si trova a 1910 metri sul livello del mare all'interno del Vallone della Meris, in Valle Gesso.
Questo rifugio alpino, di proprietà del Cai di Cuneo, si affaccia sul bel lago Sottano della Sella ove si specchia il profilo del Monte Matto.v La zona, ricca di fauna e flora, è quella che un tempo faceva parte della Riserva Reale di Caccia ora trasformata nel Parco Naturale delle Alpi Marittime.
La struttura piuttosto semplice realizzata in pietra risale al 1963 ed è stata dedicata al partigiano ed alpinista Dante Livio Bianco.
Ospita un bar-ristorante ed ha posti letto in camerate per una cinquantina di persone.
La relativa facilità con cui è possibile raggiungerlo, attraverso un'escursione di circa due ore e mezza, lo rende una meta molto frequentata nel periodo estivo.
La stagione migliore per la visita è la primavera quando non è difficile incontrare lungo il sentiero branchi di camosci.
Refuge Dante Livio Bianco
The Refuge Livio Dante White is located at 1910 meters above sea level in the Valley of the Meris (Gesso Valley).
This mountain lodge, owned by Cai Cuneo, is overlooking the beautiful lake Sella Sottano where is reflected the profile of the Mount Matto.
The area, rich of fauna and flora, once was part of the Savoia Royal Hunting Reserve and now is part of the Natural Park of the Maritime Alps.
The rather simple structure made of stone is dated 1963 and has been dedicated to the partisan and mountaineer Dante Livio Bianco.
In it there's a bar-restaurant and beds in dormitories for about fifty people.
The relative ease with which people can reach it through a hike that takes about two hours and a half, make it a popular destination during the summer.
The best season to visit it is the spring when it's not so unusual to meet along the trail herds of chamois.
Il rapporto tra gli uomini ed il lupo è sempre stato molto controverso e la loro convivenza difficile, spesso a causa di pregiudizi infondati e leggende basate sull'ignoranza popolare.
Uomini e lupi possono convivere?
Una risposta a questa domanda è possibile trovarla visitando il Centro faunistico Uomini e Lupi di Entracque.
Il complesso, articolato in due distinti spazi espositivi.
Il primo, ad Entracque, sviscera il rapporto tra questi due "predatori" attraverso storie, leggende e pareri di diversi personaggi e con il supporto di modernissimi allestimenti tecnologici di forte impatto emotivo.
L'altro, sito in località Casermette, racconta l'affascinante storia di Ligabue, un giovane lupo che nel 2004 venne munito di radiocollare e che dall'Appennino Emiliano giunse fino in Valle Gesso alla ricerca di un nuovo branco dove inserirsi.
Il percorso termina su una torre di avvistamento da dove, se si è fortunati, si possono avvistare Emilia ed Ormea, la coppia dominante ospitata nel Centro Faunistico.
Uomini e Lupi - Entracque
The relationship between men and the wolf has always been very controversial and their coexistence difficult, often because of unfounded prejudice based on popular ignorance and legends.
Men and wolves can coexist?
An answer to this question can be found visiting the Wildlife Center "Uomini e Lupi" in Entracque.
The complex is divided into two distinct exhibition spaces.
first, in Entracque, dissects the relationship between these two "predators" through stories, legends and opinions of different characters and with the help of modern technology stands that can made a strong emotional impact.
The other, located in Casermette village, tells the fascinating story of Ligabue, a young wolf that was fitted with a radio collar some years ago and starting up the Emilian Apennines came in Gesso Valley in search of a new herd.
The tour ends at a lookout tower where, if you are lucky, you may spot Ormea and Emilia, the dominant couple of wolves hosted in the Wildlife Centre.