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Un piccolo paese in una grande valle: Pontebernardo in Valle Stura | Provincia di Cuneo in Foto

Un piccolo paese in una grande valle: Pontebernardo in Valle Stura


fotografia pontebernardo Valle Stura


Lungo la strada che attraversa la Valle Stura di Demonte fino al Colle della Maddalena, a soli 15 chilometri dal confine francese e protetto da un'imponente parete rocciosa chiamata "Le Barricate", si trova Pontebernardo, una perla alpina incastonata tra paesaggi mozzafiato e antiche tradizioni.
Scopriamo insieme tutto quello che il piccolo borgo ha da offrire.


Alla scoperta di Pontebernardo

Questo suggestivo paese situato a 1.322 metri di altitudine, frazione del comune di Pietraporzio, è un piccolo agglomerato di case in pietra finemente ristrutturate, un esempio di come la tradizione possa incontrare l’autenticità.

Nonostante le dimensioni contenute Pontebernardo offre alcune attrazioni che meritano indubbiamente una visita.

Dopo aver girato tra le stradine acciottolate recatevi dunque alla Chiesa Parrocchiale, uno dei punti d'interesse principale.
Dedicata a Santa Maria Assunta, la chiesa è un gioiello d'arte sacra che conserva affreschi e opere di grande valore storico.

Puoi leggere un approfondimento nell'articolo dedicato alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta.

Chiesa Parrocchiale Pontebernardo
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta a Pontebernardo


Altra attrazione che non si può mancare di visitare è l'Ecomuseo della Pastorizia, uno spazio espositivo che racconta le tradizioni pastorali della valle e l'importanza della pecora sambucana per il territorio.

Aperto al pubblico a partire dal 2020 si trova in un edificio che sorge al centro del piccolo borgo alpino e che ospita mostre temporanee, attività didattiche ed un percorso museale volto a fornire al visitatore informazioni sul fenomeno dell’allevamento ovino e della pastorizia sia nella realtà odierna che del passato.

Oltre a recuperare e rilanciare l'allevamento dela pecora sambucana l'Ecomuseo della Pastorizia diventa depositario di una tradizione millenaria che conserva e tramanda saperi e pratiche antiche, evitando che vengano dimenticate nel tempo.

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 con ingresso gratutito. Nei weekend vendono organizzate visite guidate e aperture straordinarie per gruppi e scuole.

Cosa vedere Pontebernardo
Ecomuseo della Pastorizia a Pontebernardo

Per completare la visita di Pontebernardo si possono visitare le Miniere di Barite, riaperte da poco. Nel corso dei secoli il territorio della Valle Stura di Demonte fu più volte oggetto di ricerche e sfruttamento delle risorse del suolo al fine di evitare lo spopolamento e offrire nuovi blocchi lavorativi.

Intorno agli anni 50-60 furono scavate alcune gallerie tra 1374 e 1422 metri di altitudine per sfruttare due filoni situati non lontano dal borgo, nel Bosco del Balour.

. La barite estratta dalla Miniera di Pietraporzio, sotto forma di masse cristalline di colore bianco lattiginoso, fu impiegata principalmente nel settore medico, per i fanghi di perforazione petrolifera e come additivo del cemento. Con il tempo, però, l'estrazione non è più risultata vantaggiosa economicamente e così è stata abbandonata.

Il recupero delle Miniere di Barite a scopo di ricerca si inserisce in un progetto più ampio di rivalorizzazione e riqualificazione dell'intera area turistica.

Per visitarla è necessario affidarsi ad una guida naturalistica autorizzata che conduce i visitatore nella prima parte del percorso ed illustra in modo immersivo la miniera grazie anche a visori tecnologici.

Per informazioni occorre rivolgersi al Comune di Pietraporzio.

Escursioni Pontebernardo
Vio de les Frachos da Pontebernardo a Pietraporzio


Escursioni e relax nei dintorni

Grazie alla sua posizione privilegiata, Pontebernardo è il punto di partenza ideale per numerose escursioni e passeggiate nella natura.

Tra le più semplici e adatte tutte consigliamo:

  • Vio de les Fràchos: passeggiata verso Pietraporzio dedicata a Stefania Belmondo. Un percorso semplice e adatto a tutti che, passando accanto al corso del fiume Stura, conduce al vicino comune di Pietraporzio attraverso prati fioriti e panorami incantevoli
  • Il Sentiero delle Pecore: un itinerario tematico dedicato alla pecora sambucana che collega Pontebernardo a Sambuco
  • Salita a Murenz e ai Becchi Rossi: Un'escursione più impegnativa, ideale per gli amanti della montagna e delle viste mozzafiato. Lungo il cammino resti di opere difensive appartenenti al vallo alpino
  • Prati del Vallone e Rifugio di Zio John: un'accogliente meta per chi cerca un punto di ristoro in quota, immerso nella natura più autentica

Per chi preferisce rilassarsi, il borgo offre un’atmosfera di pace unica, perfetta per rigenerare mente e corpo. Intorno ci sono aree picnic comode, il fiume offre conforto nella stagione calda mentre nei mesi più freddi a Pietraporzio l'Hotel Regina delle Alpi dispone di un Centro Benessere e spa.

Con la neve, infine, è possibile ciaspolare o fare sci di fondo lungo la Vio de les Fràchos.

Escursioni Pontebernardo
Verso il Sentiero della Pecora Pontebernardo


Curiosità su Pontebernardo


Sapevi che Pontebernardo è conosciuto anche come il paese dei due soli?

Sì, perchè Pontebernardo in un preciso periodo dell'anno ha due albe e due tramonti.

E' il fenomeno che in Valle Stura è chiamato Tarluc, dal temine latino "inter lux" e che porta gli abitanti del borgo a dire in occitano "a Poumbarnart aven dui souléi", ossia a Pontebernardo abbiamo due soli.

In inverno, infatti, per una decina di giorni tra Novembre e Febbraio, il sole sorge al mattino, scompare dietro la cima della Testa dell'Ubac, per poi sorgere nuovamente nel pomeriggio e tramontare di nuovo. Questo è un evento raro e curioso che merita di essere festeggiato. E così ogni anno nei primi giorni di gennaio a Pontebernardo è organizzata la Festo dou Tarluc, che esorcizza la solitudine dell'inverno, celebra le giornate che si allungano, rivive antiche tradizioni popolari e, in generale, fa comunità.

Maggiorni informazioni sul sito del Comune di Pietraporzio.

Borgo alpino di Pontebernardo
Nel borgo alpino di Pontebernardo


Consigli utili per visitare Pontebernardo


Se stai pianificando una visita a Pontebernardo, ecco alcune informazioni utili per vivere al meglio questa esperienza.

Quando andare

I mesi migliori per visitare Pontebernardo vanno da maggio a settembre, quando il clima è ideale per escursioni e attività all'aperto. L'autunno regala colori spettacolari, mentre l'inverno offre un'atmosfera magica, ideale per chi ama la tranquillità e la neve.

Dove soggiornare

Sebbene Pontebernardo sia un piccolo paese, offre comunque alcune accoglienti strutture ricettive che offrono camere in stile alpino.

Gli escursionisti di passaggio possono usufruire del Posto Tappa GTA Le Barricate, un rifugio che ospita 12/15 posti letto.

Altri hotel, pensioni e b&b si trovano anche nella vicina Pietraporzio dove è presente anche il campeggio e ostello Centosentieri.

Sai già dove dormire a Pietraporzio? Ecco una selezione di hotel, affittacamere e appartamenti nei dintorni.

Nel territorio montano è possibile trovare anche tre rifugi: Rifugio Talarico, Rifugio Zanotti, entrambi gestiti dal Cai Genova, e il Rifugio Lausa, bivacco non custodito.

Area Camper Pontebernardo
Sosta nel'area camper di Pontebernardo


Area Camper Pontebernardo

Per gli amanti del turismo itinerante a Pontebernardo è disponibile un’area camper attrezzata, ideale per chi vuole vivere un’esperienza a contatto diretto con la natura senza rinunciare a comodità essenziali.

Venticinque piazzole delimitate su ghiaia con piccolo spazio verde per apertura tendalino.

L'area, a pagamento, dispone di collegamento elettricità, carico/scarico acqua, wc, area pic-nic, barbecue e wifi.
Aperta dal 1° maggio al 31 ottobre.

Dove mangiare Pontebernardo
Pietraporzio il comune del borgo di Pontebernardo

Dove mangiare

Pontebernardo e i paesi vicini offrono alcuni ristoranti e trattorie dove gustare piatti tipici della Valle Stura. Tra le specialità, non perdete le carni di pecora sambucana, i formaggi di montagna e i dolci tradizionali.

A Pontebernardo potete pranzare o cenare presso:

▪️ Osteria della Locanda La Pecora Nera: punto di degustazione dell'Ecomuseo della Pastorizia con un menu ispirato alla tradizione locale.

▪️ Le Barricate: bar e caffetteria.

A Pietraporzio:

▪️ Ristorante Cento Sentieri: bar, ristorante e pizzeria del campeggio.

▪️ L'Oste Doc: l'osteria in piazza

▪️ Ristorante Hotel Regina delle Alpi: propone piatti di cucina tipica piemontese e occitana e dispone di una ricca enoteca. Bar con dehors.

Becchi Rossi Murenz Escursioni Pontebernardo
Murenz verso i Becchi Rossi sopra Ponternardo


Strutture sportive

Per chi desidera praticare attività all’aria aperta oltre all'escursioniscmo, al ciclismo e alle camminate, vicino all'area attrezzata dei camper c'è la zona sportiva con campo da tennis, da pallavolo e calcetto.
A valle del paese per i più piccoli è allestito un parco giochi.

Borgo Alpino Pontebernardo
Tra i vicoli del borgo alpino di Ponternardo


La pecora sambucana e i prodotti tipici

La pecora sambucana è il simbolo di Pontebernardo. Questa razza ovina autoctona è allevata nella Valle Stura di Demonte sin dai tempi più antichi, in quanto offre da sempre la possibilità di sfruttare al meglio i pascoli di alta quota.

Si tratta di una specie robusta che si distingue per la sua straordinaria resistenza, perfettamente adatta a vivere in ambienti montani estremi. Durante l'estate, infatti, si sposta su pascoli rocciosi e scoscesi, caratterizzati da terreni pietrosi e difficili, dove le temperature sono particolarmente rigide soprattutto nelle ore notturne. In inverno, invece, trova rifugio nella stalla, dove si alimenta con il fieno prodotto dai prati della valle.

La Pecora Sambucana è una razza versatile, apprezzata per la produzione di carne, latte e lana, caratteristiche che la rendono una risorsa preziosa per l’allevamento locale.

Questa razza si distingue per l’elevata prolificità, la rapida crescita degli agnelli e per una carne particolarmente magra e dotata di un colore rosso intenso, con un contenuto di grasso molto ridotto e un elevato valore proteico. Queste qualità, unite al sapore delicato, derivano anche dall’alimentazione naturale delle pecore.

Il latte, invece, è ricco di nutrienti e oggi viene trasformato da alcuni allevatori in un formaggio tipico locale chiamato La Toumo.
Questo formaggio, noto per il suo gusto unico, è prodotto presso il caseificio situato all’interno dell’Ecomuseo della Pastorizia a Pontebernardo, nel comune di Pietraporzio.

Anche la lana della Pecora Sambucana è di qualità eccellente: fine, densa e luminosa, con una notevole resistenza allo strappo. Grazie alla collaborazione con aziende artigianali locali viene utilizzata per realizzare manufatti di pregio, tra cui maglioni, plaid, guanti e berretti, che coniugano tradizione e raffinatezza.

Negli anni Settanta il numero dei capi è sceso notevolmente a causa di un incrocio con arieti di razza Biellese, ma nel 1985 la Comunità Montana Valle Stura in sinergia con Slow Food ha avviato un programma di recupero e valorizzazione della pecora Sambucana, diventando un esempio di agricoltura sostenibile.

Nel 1988 nasce il Consorzio per la valorizzazione della razza ovina Sambucana l’Escaroun, ossia piccolo gregge in Occitano con sede a Demonte che riunisce allevatori interessati alla selezione degli arieti.

Per promuovere e valorizzare la lana della Pecora Sambucana, il Consorzio e l’Ecomuseo della Pastorizia hanno avviato numerose iniziative legate alla filatura tradizionale.
Tra queste, spicca la nascita del gruppo delle filatrici La Coulounho, la conocchia, che ha dato vita a corsi dedicati alla riscoperta di tecniche antiche, ormai a rischio di scomparsa.

Grazie alla collaborazione con il Lanificio Piacenza di Biella, si è riusciti a trasformare un prodotto considerato poco competitivo sul mercato, a causa del suo basso valore, in articoli di alta qualità, come maglioni, coperte, berretti, guanti e giacche.
Questi sforzi hanno non solo evidenziato le eccellenti caratteristiche della lana Sambucana, ma anche rafforzato la tradizione artigianale locale.

Parallelamente, dal 1992, il Consorzio ha puntato anche sulla commercializzazione della carne di agnello Sambucano, creando la Cooperativa Lou Barmaset.
Ogni anno, questa realtà associa diverse aziende della valle e distribuisce oltre 2.000 agnelli, garantendo qualità e sostenibilità nel rispetto della tradizione.

Il recupero della pecora Sambucana ha rappresentato non solo un vantaggio economico, ma anche una risorsa preziosa per la valorizzazione della montagna e delle sue comunità.
Questo impegno ha favorito il turismo, come dimostra la crescente partecipazione alla Mostra della razza ovina Sambucana, che si tiene a Vinadio durante la Fiera dei Santi, nell'ultima domenica di Ottobre.

Durante la vostra visita a Pontebernardo, non perdete dunque l’occasione di assaggiare i prodotti tipici locali: carni, formaggi e altre specialità a base di pecora sambucana, che rappresentano il meglio della tradizione culinaria della Valle Stura.

Borgo Alpino Pontebernardo
Ponternardo sullo sfondo delle Alpi


Storia e tradizione sportiva

La Valle Stura di Demonte è stata sin dai tempi più antichi un'importante via di comunicazione tra l'Italia e la Francia.

Abitata fin dalNeolitico da gruppi di pastori che in media valle utilizzavano le grotte naturali come abitazione, i pascoli per i loro animali domestici e la pietra per fabbricare strumenti, fu conquistata dai Romani in Età augustea e subì le invasioni barbariche e dei Saraceni nei secoli IX e X.

Ciò dimostra quanto rilevante e strategico fosse questo passaggio che, sotto il dominio dei Savoia vide il passaggio di numerose guerre e truppe, soprattutto durante la Guerra di successione asbirgica e le campagne napoleoniche.
Per contenere un eventuale avanzata nemica i Savoia fecero costruire in valle diversi forti, come il Forte della Consolata a Demonte ed il Forte Albertino a Vinadio.

Durante il periodo fascista in valle furono costruite due linee difensive di cui una alle Barricate, il costone montuoso dalle pareti verticali di roccia calcarea situato vicino all'abitato di Pontebernardo.

Anche i Becchi Rossi, torrioni rossastri che sovrastano il borgo vennero fortificati ed armati con cannoni anticarro e mitragliatrici.

Ora queste opere sono in parte visitabili con un'escursione.

Pontebernardo vanta una ricca eredità sportiva.

Il borgo è celebre per essere il luogo natale di Stefania Belmondo, campionessa olimpica di sci nordico e orgoglio della provincia di Cuneo.

Un grande striscione nel borgo celebra questa icona dello sport italiano, sottolineando il legame tra il territorio e le sue eccellenze.

Pontebernardo Valle Stura di Demonte
Vista sul Pietraporzio comune di Pontebernardo


Perchè visitare Pontebernardo

Pontebernardo è molto più di un semplice borgo: è un luogo dove storia, tradizione, natura e sapori autentici si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Lasciati conquistare dalla sua bellezza senza tempo e pianifica subito una visita per scoprire questa gemma delle Alpi Cuneesi.

Se hai trovato interessante questo articolo su Pontebernardo non perderti il nostro approfondimento dedicato alla Valle Stura.
👉 Alla scoperta della Valle Stura di Demonte: un viaggio tra paesaggi mozzafiato, tradizioni antiche e sapori autentici.

fotografia pontebernardo

A Small Village in a Great Valley: Pontebernardo


Along the road that crosses the Stura Valley of Demonte up to the Colle della Maddalena, just 15 kilometers from the French border and sheltered by an imposing rocky wall known as "Le Barricate," lies Pontebernardo, an alpine gem nestled amidst breathtaking landscapes and ancient traditions.

Let’s explore everything this charming little village has to offer.

Discovering Pontebernardo

This charming village, situated at an altitude of 1,322 meters and a hamlet of the municipality of Pietraporzio, is a small cluster of finely restored stone houses—a perfect example of how tradition can harmoniously meet authenticity.

Despite its modest size, Pontebernardo offers several attractions that are well worth a visit.

After wandering through the cobbled streets, make sure to visit the Parish Church, one of the main points of interest. Dedicated to Santa Maria Assunta, the church is a treasure of sacred art, preserving frescoes and works of great historical value.

You can read more about it in the dedicated article: Parish Church of Santa Maria Assunta.

Another must-visit attraction is the Shepherding Ecomuseum, an exhibition space that showcases the pastoral traditions of the valley and highlights the importance of the Sambucana sheep for the region.

Opened to the public in 2020, it is located in a building at the heart of the small alpine village and hosts temporary exhibitions, educational activities, and a museum route aimed at providing visitors with insights into sheep farming and shepherding, both in modern times and in the past.

In addition to promoting and revitalizing the breeding of Sambucana sheep, the Shepherding Ecomuseum becomes the custodian of a millennia-old tradition, preserving and passing down ancient knowledge and practices to prevent them from being forgotten.

The museum is open daily from 9:00 AM to 6:00 PM with free entry. On weekends, guided tours and special openings for groups and schools are organized.

To complete your visit to Pontebernardo, you can explore the Barite Mines, recently reopened to the public. Over the centuries, the Stura Valley of Demonte was frequently a site of exploration and exploitation of underground resources, aiming to counter depopulation and create new job opportunities.

During the 1950s and 1960s, several tunnels were excavated between 1,374 and 1,422 meters above sea level to extract two veins located near the village, in the Balour Forest. The barite extracted from the Pietraporzio Mine, in the form of milky white crystalline masses, was primarily used in the medical sector, for drilling mud in the oil industry, and as a cement additive. Over time, however, the extraction became economically unsustainable, leading to the mine's abandonment.

The recovery of the Barite Mines for research purposes is part of a broader initiative to revitalize and enhance the entire tourist area.

Visiting the mines requires the accompaniment of an authorized naturalistic guide, who leads visitors through the initial part of the trail and provides an immersive experience of the mine, enhanced by the use of advanced virtual reality devices.

For further information, you can contact the Municipality of Pietraporzio.

Hiking and relax in Pontebernardo and nearby

Thanks to its privileged position, Pontebernardo serves as an ideal starting point for numerous hikes and nature walks.

Among the easiest and most accessible trails, we recommend:

  • Vio de les Fràchos: A scenic walk towards Pietraporzio dedicated to Stefania Belmondo. This easy trail, suitable for everyone, follows the course of the Stura River and leads to the nearby town of Pietraporzio through flower-filled meadows and enchanting landscapes.
  • The Sheep Trail: A thematic route dedicated to the Sambucana sheep that connects Pontebernardo to Sambuco.
  • Hike to Murenz and Becchi Rossi: A more challenging excursion, perfect for mountain lovers and those seeking breathtaking views. Along the route, you can spot remains of defensive structures from the Alpine Wall.
  • Prati del Vallone and Rifugio di Zio John: A welcoming destination for those looking for a mountain refuge immersed in unspoiled nature.

For those who prefer relaxation, the village offers a unique atmosphere of peace, perfect for recharging both mind and body. Nearby picnic areas provide comfort, the river offers refreshment during warm seasons, and in the colder months, the Hotel Regina delle Alpi in Pietraporzio features a wellness center and spa.

During winter, visitors can enjoy snowshoeing or cross-country skiing along the Vio de les Fràchos trail.

Curiosities about Pontebernardo

Did you know that Pontebernardo is also known as the village of the two suns?

Yes, because Pontebernardo experiences two sunrises and two sunsets during a specific time of the year.

This phenomenon, known in the Stura Valley as Tarluc—from the Latin term "inter lux"—leads the villagers to say in Occitan: "a Poumbarnart aven dui souléi", meaning, "in Pontebernardo, we have two suns."

In winter, for about ten days between November and February, the sun rises in the morning, disappears behind the peak of the Testa dell'Ubac, and then rises again in the afternoon before setting once more. This rare and fascinating event is worth celebrating. Every year, in early January, Pontebernardo hosts the Festo dou Tarluc, a festival that wards off the solitude of winter, celebrates the lengthening days, revives ancient folk traditions, and strengthens the sense of community.

For more information, visit the website of the Pietraporzio Municipality.

Tips to visit Pontebernardo

If you're planning a visit to Pontebernardo, here’s some helpful information to make the most of your experience.

Best Time to Visit

The ideal months to visit Pontebernardo are from May to September, when the weather is perfect for outdoor activities and hiking. Autumn offers spectacular colors, while winter provides a magical atmosphere, ideal for those seeking tranquility and snow.

Where to Stay

Though Pontebernardo is a small village, it has several cozy lodging options featuring alpine-style rooms.
For passing hikers, the Posto Tappa GTA Le Barricate offers accommodations for 12–15 people.
In nearby Pietraporzio, you can find additional hotels, guesthouses, and B&Bs, as well as the Centosentieri campsite and hostel.
Looking for a place to stay in Pietraporzio? Check out this selection of hotels, guesthouses, and apartments.
The surrounding mountains also feature three refuges: Rifugio Talarico, Rifugio Zanotti (both managed by CAI Genova), and the Rifugio Lausa, an unstaffed bivouac.

Camper Area in Pontebernardo

For camping enthusiasts, Pontebernardo has a fully equipped camper area. It offers 25 gravel pitches with small grassy spaces for awnings, providing a direct connection to nature without sacrificing essential comforts.
The area is paid and includes electricity, water supply/disposal, restrooms, a picnic area, barbecue facilities, and Wi-Fi. It’s open from May 1 to October 31.

Where to Eat

Pontebernardo and nearby towns feature several restaurants and trattorias where you can savor the traditional dishes of the Stura Valley. Don’t miss specialties such as sambucana sheep meat, mountain cheeses, and traditional desserts.
In Pontebernardo, you can dine at:

▪️ Osteria della Locanda La Pecora Nera: A tasting point for the Ecomuseum of Pastoralism, offering a menu inspired by local traditions.

▪️ Le Barricate: A bar and café.

In Pietraporzio:

▪️ Ristorante Cento Sentieri: A bar, restaurant, and pizzeria located in the campsite.

▪️ L'Oste Doc: The tavern in the town square.

▪️ Ristorante Hotel Regina delle Alpi: Offers typical Piedmontese and Occitan dishes, a rich wine selection, and a bar with an outdoor area.

Sports Facilities

For outdoor activities beyond hiking, cycling, and walking, there’s a sports area near the camper area, featuring tennis, volleyball, and soccer fields.
For younger visitors, a playground is set up at the foot of the village.

The Sambucana Sheep and Local Products

The Sambucana sheep is the symbol of Pontebernardo. This native sheep breed has been raised in the Stura Valley of Demonte since ancient times, as it has always provided the opportunity to make the best use of high-altitude pastures.

It is a robust species known for its extraordinary resistance, perfectly suited to living in extreme mountain environments. In the summer, it moves to rocky and steep pastures with stony and challenging terrains, where the temperatures are particularly cold, especially during the night hours. In winter, it seeks refuge in the barn, where it feeds on hay produced from the valley's meadows.

The Sambucana sheep is a versatile breed, appreciated for its meat, milk, and wool production, making it a valuable resource for local farming.

This breed is known for its high fertility, the rapid growth of lambs, and particularly lean meat with a deep red color, low fat content, and high protein value. These qualities, along with its delicate flavor, also stem from the sheep's natural diet.

The milk, on the other hand, is rich in nutrients and is currently transformed by some farmers into a typical local cheese called La Toumo. This cheese, known for its unique taste, is produced at the dairy located within the Ecomuseum of Pastoralism in Pontebernardo, in the municipality of Pietraporzio.

The wool of the Sambucana sheep is also of excellent quality: fine, dense, and shiny, with remarkable tear resistance. Thanks to collaboration with local artisan companies, it is used to make high-quality products, such as sweaters, blankets, gloves, and hats, blending tradition and refinement.

In the 1970s, the number of sheep declined significantly due to crossbreeding with Biellese rams, but in 1985, the Mountain Community of Stura Valley, in collaboration with Slow Food, launched a program to recover and enhance the Sambucana sheep, becoming an example of sustainable farming.

In 1988, the Consortium for the enhancement of the Sambucana sheep breed, l'Escaroun (meaning "small flock" in Occitan), was founded in Demonte, bringing together farmers interested in the selection of rams.

To promote and enhance the wool of the Sambucana sheep, the Consortium and the Ecomuseum of Pastoralism have initiated numerous projects related to traditional spinning. Among these, the creation of the group of spinners La Coulounho, the spindle, stands out, giving rise to courses dedicated to rediscovering ancient techniques that are now at risk of disappearing.

Thanks to the collaboration with the Lanificio Piacenza of Biella, a product once considered non-competitive in the market due to its low value, has been transformed into high-quality items such as sweaters, blankets, hats, gloves, and jackets. These efforts have not only highlighted the excellent qualities of Sambucana wool but also strengthened local craftsmanship traditions.

At the same time, since 1992, the Consortium has also focused on marketing the Sambucano lamb meat, creating the Lou Barmaset Cooperative. Every year, this organization brings together various businesses in the valley and distributes over 2,000 lambs, ensuring quality and sustainability in line with tradition.

The recovery of the Sambucana sheep has represented not only an economic advantage but also a valuable resource for enhancing the mountain and its communities. This commitment has promoted tourism, as demonstrated by the growing participation in the Sambucana sheep breed exhibition, which takes place in Vinadio during the Saints' Fair, on the last Sunday of October.

During your visit to Pontebernardo, do not miss the opportunity to taste the typical local products: meats, cheeses, and other specialties based on Sambucana sheep, representing the best of the culinary tradition of the Stura Valley.

History and Sports Tradition

The Stura Valley of Demonte has been an important communication route between Italy and France since ancient times.

Inhabited since the Neolithic by groups of shepherds who used natural caves as homes, pastures for their livestock, and stone to make tools, it was conquered by the Romans during the Augustan era and suffered invasions by the Barbarians and Saracens in the 9th and 10th centuries.

This demonstrates how significant and strategic this passage was, which, under the rule of the Savoy, saw numerous wars and troops passing through, especially during the War of the Austrian Succession and the Napoleonic campaigns. To contain a potential enemy advance, the Savoy had several forts built in the valley, such as the Forte della Consolata in Demonte and the Forte Albertino in Vinadio.

During the Fascist period, two defensive lines were built in the valley, one at the Barricate, the mountain ridge with vertical limestone rock walls located near the village of Pontebernardo.

Even the Becchi Rossi, reddish towers overlooking the village, were fortified and armed with anti-tank cannons and machine guns.

Now, these structures are partly open to visitors via an excursion.

Pontebernardo boasts a rich sports heritage.

The village is famous for being the birthplace of Stefania Belmondo, Olympic champion in Nordic skiing and a source of pride for the province of Cuneo.

A large banner in the village celebrates this icon of Italian sport, emphasizing the connection between the territory and its excellence.

Why Visit Pontebernardo

Pontebernardo is much more than just a village: it is a place where history, tradition, nature, and authentic flavors come together in an unforgettable experience.

Let yourself be enchanted by its timeless beauty and plan a visit soon to discover this gem of the Cuneo Alps.

if you enjoyed this article about Pontebernardo don’t miss our in-depth exploration of the Valle Stura..
👉 Discovering the Valle Stura di Demonte: a journey through breathtaking landscapes, ancient traditions, and authentic flavors.


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