Tra le Residenze Reali Sabaude presenti sul territorio cuneese occorre annoverare anche il Castello Reale di Valcasotto che da poco ha riaperto le sue stanze ai visitatori dopo anni di restauri.
Govone, comune del Roero situato sulla sponda sinistra del Tanaro a metà strada tra Alba ed Asti, ospita un castello da sempre ha un legame indissolubile con la città .
Gorzegno è un piccolo paese situato in Valle Bormida, nel cuore dell'Alta Langa, con un passato medioevale raccontato anche da Beppe Fenoglio nello scritto "Un giorno di fuoco".
A testimonianza dela sua storia qui sopravvivono i ruderi in pietra del Castello di Gorzegno, antico maniero ora oggetto di un tentativo di recupero artistico.
La parte alta della città vecchia di Saluzzo, antico centro del Marchesato, è dominata dalla Castiglia, edificio che per quattro secoli fu la residenza dei Marchesi Del Vasto degli Aleramici che qui regnarono tra il 1175 ed il 1548.
L'abitato di Prunetto si trova in una zona delle Langhe posta tra la Val Bormida e la Valle Uzzone. Il suo nome pare derivi dai numerosi prugni selvatici presenti e le sue origini sono antecedenti al 967 quando Ottone I la donò al primo Marchese di Monferrato, Aleramo.
Il paese attualmente si trova al di sotto della rocca che ospitava l'insediamento medioevale, dove rimane ancora il Castello Scarampi del Carretto di Pruney.
Il Castello di Serralunga d'Alba, già dei Faletti di Barolo, risalente al XII secolo si contraddistingue per la sua architettura unica in Italia. Edificato con scopi militari il castello è caratterizzato da due torri asimmetriche, una quadrata rappresenta un tipico dongione francese, mentre l'altra, cilindrica, più slanciata ed aggraziata.
Nel paese di Castiglione Falletto, centro della produzione del Barolo le cui colline fanno parte del Patrimonio Unesco, sorge il Castello di Castiglione Falletto, uno dei più antichi della zona.
Chi ama i castelli ed il neogotico non può senza dubbio tralasciare la visita del Castello di Novello, slendido maniero costruito in posizione panoramica nel paese di Novello, nelle Langhe.
Il borgo di Barolo è un luogo eccezionale, affacciato sulle colline e i vigneti delle Langhe, attrae i visitari non solo per il fascino delle sue vie e per i vini rinomati, ma anche per il bel Castello dei Falletti che si erge al centro del paese.
Envie è un antico borgo posto all'imbocco della Valle Po, sulla riva sinistra del torrente Ghiandone, assogettato ai signori di Barge, feudatari dei marchesi di Saluzzo. Al centro del paese sorge il Castello di Envie fatto erigere nel 1260 dal Marchese di Saluzzo sotto forma di ricetto a scopo difensivo.
Sinio, comune langarolo della Bassa Langa, conserva in alto sulla piazza principale, un antico castello medioevale, restaurato e trasformato in hotel di lusso.
Risalendo la strada che da Barolo porta a La Morra s'incontra un'antica roccaforte situata in una meravigliosa posizione panoramica, ma dallo sato di conservazione alquanto decadente.
All'estremità nord del Parco del Castello di Racconigi, tra il 1836 e il 1842, venne realizzata la Margaria, grande complesso agricolo in stile neogotico-romantico inglese fortemente voluto da Re Carlo Alberto e progettato da Pelagio Palagi.
Monesiglio, borgo dalle origini antichissime è presidiata dal Castello dei Caldera, massiccio edificio che si staglia sui campi ed il corso del fiume Bormida.
Percorrendo la Provinciale che da Ceva porta a Millesimo con una piccola deviazione si arriva a Priero, antico borgo medioevale in cui convergevano due importanti vie di comunicazione con la riviera ligure.
Duchi, principi e re della Casa Savoia hanno lasciato in Piemonte un grande patrimonio fatto di residenze, castelli, palazzi ed edifici pubblici da valore architettonico e storico importante. Fa parte di questa eredità anche la Tenuta Reale di Pollenzo nel comune di Bra.
Pollenzo, antico borgo di origine romana, fu sede di contea del patrizio visconteo Antonio Porro che qui nel 1386 fece costruire un castello difensivo trasformato in breve tempo in residenza feudale dei marchesi di Romagnano.
Nel 1800 fu scelta da Carlo Alberto come luogo di villeggiatura che qui creò una vera e propria azienda agraria con vigneti, cascine, riserva di caccia, cantine ed un'agenzia volta alla sperimentazione di tecniche per migliorare la redditività delle attività agricole.
Il suo intervento trasformò il borgo medioevale inserendo elementi di caratteri neogotici particolarmente evidenziati nell'edificio dell'Agenzia della Tenuta Reale di Pollenzo, costruito di fianco al castello e di fronte alla piazza della Chiesa di San Vittore.
La struttura realizzata secondo il modello "a corte interna" presenta due torrette circolari sul prospetto principale decorate da un cammino di ronda su caditoie e merlatura.
Alla fine degli anni novanta con la nascita del progetto Slow Food la tenuta viene restaurata e l'Agenzia della Tenuta Reale di Pollenzo diventa la sede dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, di una struttura alberghiera, un ristorante e nelle storiche cantine, inoltre, della Banca del Vino, realizzata per costruire la “memoria storica” del vino italiano.
Agenzia in the Pollenzo Real Estate - Bra
Dukes, princes and kings of the Savoy family left a great heritage in Piedmont made up of residences, castles, palaces and public buildings of important architectural and historical value. The Pollenzo Real Estate in the municipality of Bra is also part of this heritage.
Pollenzo, an ancient village with Roman origin, was the county seat of the Visconti patrician Antonio Porro who built here in 1386 a defensive castle that was quickly transformed into the feudal residence of the Marquis of Romagnano.
In 1800 it was chosen by Carlo Alberto as a holiday resort where he created an agricultural company with vineyards, farmhouses, a hunting reserve, cellars and an agency aimed at experimenting techniques to improve the profitability of agricultural activities.
His intervention transformed the medieval village by inserting elements of neo-Gothic characters particularly highlighted in the building of the Agenzia in the Pollenzo Real Estate, built next to the castle and facing the square of the Church of San Vittore.
The structure built according to the "internal courtyard" model has two circular little towers on the main façade decorated by a walkway on trapdoors and battlements.
At the end of the nineties with the birth of the Slow Food project the estate was restored and the Agenzia in the Pollenzo Real Estate became the headquarters of the University of Gastronomic Sciences, of a hotel, a restaurant and, in the historic cellars, moreover, of the Banca del Vino, designed to build the "historical memory" of the Italian wine.
Dukes, princes and kings of the Savoy family left a great heritage in Piedmont made up of residences, castles, palaces and public buildings of important architectural and historical value. The Pollenzo Real Estate in the municipality of Bra is also part of this heritage.
Pollenzo, an ancient village with Roman origin, was the county seat of the Visconti patrician Antonio Porro who built here in 1386 a defensive castle that was quickly transformed into the feudal residence of the Marquis of Romagnano.
In 1800 it was chosen by Carlo Alberto as a holiday resort where he created an agricultural company with vineyards, farmhouses, a hunting reserve, cellars and an agency aimed at experimenting techniques to improve the profitability of agricultural activities.
His intervention transformed the medieval village by inserting elements of neo-Gothic characters particularly highlighted in the building of the Agenzia in the Pollenzo Real Estate, built next to the castle and facing the square of the Church of San Vittore.
The structure built according to the "internal courtyard" model has two circular little towers on the main façade decorated by a walkway on trapdoors and battlements.
At the end of the nineties with the birth of the Slow Food project the estate was restored and the Agenzia in the Pollenzo Real Estate became the headquarters of the University of Gastronomic Sciences, of a hotel, a restaurant and, in the historic cellars, moreover, of the Banca del Vino, designed to build the "historical memory" of the Italian wine.
Nato nel XIII secolo con lo scopo difensivo, il Castello di Rocca de' Baldi si è trasformato a poco a poco nei secoli in residenza della famiglia Morozzo della Rocca assumendo l'aspetto odierno grazie all'intervento dell'architetto Francesco Gallo.
Villa Grosso di Grana a Marene è un'abitazione fatta erigere nella seconda metà del 1800 dal conte Carlo Amedeo Grosso.
Tra i tesori che cela il Castello di Racconigi c'è anche il suo Reale Parco il cui scenario si apre alla vista dall'ala nord del palazzo.
Il Parco del Castello di Racconigi copre un'area pianeggiante di circa 180 ettari.
Nel punto più alto del borgo di Roddi, immerso nel territorio delle Langhe, si eleva imponente il Castello di Roddi.
La nascita di una fortificazione risale all'XI secolo, ma l'edificio attuale venne edificato tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento su probabile indicazione dei signori Falletti.
Nel corso dei secoli molti proprietari si avvicendarono tra le sue mura, tra questi Gaio Francesco della Mirandola, nipote del famoso Pico della Mirandola.
Dal 2001 è di proprietà del Comune di Roddi che si sta occupando del restauro.
L'architettura di questo maniero è di impronta tipicamente medioevale. Il castello è composto da un massiccio nucleo centrale a tre piani innalzato un tempo su una scarpata a cui si poggiano due torri circolari, una sottile e stilosa, l'altra più grande e bassa, inclusa nel muro esterno e sporgente.
La parte alta del castello presenta caditoie difensive.
Mancano mura e fossato che nel corso del tempo sono scomparsi lasciando spazio alla sviluppo della città e alle case costruite proprio a ridotto della parte bassa dell'edificio.
Roddi Castle
At the highest point of the village of Roddi, in the Langhe, rises the imposing the Roddi Castle .
The birth of a fortification dates from the eleventh century, but the present building was built between the late fourteenth and early fifteenth century on the probable indication of the lords Falletti.
Over the centuries, many owners took turns within its walls, including Gaio Francesco della Mirandola, grandson of the famous Pico della Mirandola.
From 2001 it is owned by the City of Roddi that is working on the restoration.
The architecture of this castle has a typically medieval footprint. The castle is composed of a solid central three-story nucleus raised on an hight escarpment and includes two circular towers, one slim and stylish, the other larger and lower with apparatus to protrude.
The top of the castle presents defensive embrasure.
The walls and the moat are missing, disappeared over time leaving space for the development of the city and the houses built just against the lower part of the building.
At the highest point of the village of Roddi, in the Langhe, rises the imposing the Roddi Castle .
The birth of a fortification dates from the eleventh century, but the present building was built between the late fourteenth and early fifteenth century on the probable indication of the lords Falletti.
Over the centuries, many owners took turns within its walls, including Gaio Francesco della Mirandola, grandson of the famous Pico della Mirandola.
From 2001 it is owned by the City of Roddi that is working on the restoration.
The architecture of this castle has a typically medieval footprint. The castle is composed of a solid central three-story nucleus raised on an hight escarpment and includes two circular towers, one slim and stylish, the other larger and lower with apparatus to protrude.
The top of the castle presents defensive embrasure.
The walls and the moat are missing, disappeared over time leaving space for the development of the city and the houses built just against the lower part of the building.