Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Amate i musei a cielo aperto e le opere d’arte contemporanea?

Allora, tra una degustazione in vigna e la visita di un borgo medievale non lasciatevi scappare un passaggio nel Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo di Guarene, uno dei cinque parchi artistici più belli d’Italia.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Sulla collina di San Licerio, tra rinomati vigneti di Nebbiolo, querce e cipressi , la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha portato l’arte contemporanea fuori dalle mura di un museo.

E così, percorrendo un viale che conduce al belvedere, da cui lo sguardo spazia sul borgo di Guarene, il suo castello barocco, le colline del Roero ed in lontananza le Alpi, ci si imbatte in grandi installazioni permanenti realizzate da artisti di fama internazionale.

Il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo è stato progettato dagli architetti paesaggisti Lorenzo Rebediani e Vera Scaccabarozzi che per la realizzazione si sono ispirati al mosaico creato dai vigneti, i campi e i noccioleti che si estendono tutto intorno.

L’intento è quello di creare un punto d’incontro, di equilibrio e di dialogo tra l’arte e la natura e di portare i visitatori a guardare vicino e lontano, ad usare l’immaginazione e a inventare storie su ciò che stanno ammirando.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Al momento sono sette le installazioni che compongono il museo a cielo aperto, alcune sono state commissionate espressamente dalla Fondazione, mentre altre hanno trovato qui, tra le colline Unesco, la loro giusta collocazione.

L’opera che ha inaugurato il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo nel Settembre 2019 è Flat Earth Visa di Paul Kneale.
Composta da due sculture. tre antenne paraboliche rivolte verso il cielo e una serie recinzioni fuse in acciaio, dovrebbe far riflettere sulla propensione dell’umanità a costruire muri e barriere anche nel mondo moderno dominato da una comunicazione digitale praticamente illimitata.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Proseguendo lungo i camminamenti s’incontrano le due grandi panchine colorate di Mark Handforth, denominate Cypress Violets e Cypress Reds.

Sono state ricavate dal tronco di un maestoso cipresso cresciuto per oltre cento anni sulla collina e caduto naturalmente. Esse sono un ricordo di quella pianta, un’ode alla sua bellezza.

Guardando in basso di può vedere un’ installazione alta quasi nove metri.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


E’ The Terminal Outpost, una torre di guardia capovolta che, secondo l’autrice Ludovica Carbotta, rappresenta l’avamposto di Monowe, una città immaginaria concepita per essere abitata da una sola persona.
L’opera ha lo scopo di dare una forma alle condizioni di solitudine e auto-isolamento, tipiche della società contemporanea.

Poco più avanti ci si ritrova dinanzi ad una strana scultura biomorfica dalle tonalità verde bottiglia. E’ uno degli esemplari unici di Trashstone, ciclo dello scultore Wilhelm Mundt , precisamente il numero 36 di una serie di 700 opere.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Le sculture di questo ciclo sono state realizzate raccogliendo e riciclando scarti di legno, materiale plastico, imballaggi dalla cui lavorazione viene plasmata l’opera che ha lo scopo di porre l’attenzione sui temi del riuso e del riciclo.

Volgendo lo sguardo in alto non si può rimanere indifferenti da Vehicle Amphibia, la pittoresca scultura di Carsten Höller, veicolo anfibio a metà strada tra la ruota di un mulino ad acqua e una vela pronta a navigare fatta di camicie stese.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


E’ un veicolo immaginario che funziona con la fantasia con cui l’autore ci invita a creare storie e a far volare la nostra immaginazione.

Cercate l’edicola votiva della collina di San Licerio e troverete l’opera Affioramenti di Emanuele Cerutti.
Si tratta di un dipinto a olio su rame che la Fondazione ha commissionato nel 2021 per reinterpretare l’edicola ormai segnata dal tempo.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene


Ultima, ma non meno monumentale, è Rise, la scultura che Marguerite Humeau ha concepito espressamente per la cima della collina di San Licerio. Posta al limite delle vigne, l’opera rappresenta la nascita e la crescita, proprio come succede ogni anno con le viti.

Ed infatti, riproduce in grande scala i microscopici fiori maschili e femminili della vite, gli intrecci dei rami nell’atto dell’impollinazione.

Un’opera di grande effetto.

Il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo è aperto gratuitamente al pubblico ed ha un percorso totalmente accessibile. L’orario d’ingresso va dalle 8.00 alle 22.00.

Oltre alla valenza artistica il parco ricopre anche uno scopo ambientale. Infatti, in linea con la volontà della Fondazione di tutelare l’ambiente, nel parco sono stati piantati oltre 2.500 alberi che, non solo servono a garantire la stabilità di opere e terreno, ma saranno in grado di catturare 200 tonnellate di anidride carbonica nei prossimi vent’anni.

Per avere un’idea più completa delle opere vi invitiamo a visitare il sito ufficiale.

Arte in vigna: il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo a Guarene



Art in wineyard: the Sandretto Re Rebaudengo Art Park in Guarene

Do you love open-air museums and works of contemporary art?

So, between a tasting in the vineyard and a visit to a medieval village do not miss a passage in the Sandretto Re Rebaudengo Art Park in Guarene, one of the five most beautiful artistic parks in Italy.

On the hill of San Licerio, among renowned Nebbiolo vineyards, oaks and cypresses, the Sandretto Re Rebaudengo Foundation has brought contemporary art outside the walls of a museum.

And so, along an avenue that leads to the belvedere, from which the gaze sweeps over the village of Guarene, its baroque castle, the Roero hills and the Alps in the distance, you come across large permanent installations created by internationally renowned artists.

The Sandretto Re Rebaudengo Art Park was designed by landscape architects Lorenzo Rebediani and Vera Scaccabarozzi who for the realization were inspired by the mosaic created by the vineyards, fields and hazelnut groves that extend all around.

The intent is to create a meeting point, balance and dialogue between art and nature and to bring visitors to look near and far, to use their imagination and to invent stories about what they are admiring.

At the moment there are seven installations that make up the open-air museum, some were expressly commissioned by the Foundation, while others have found their rightful place here, among the Unesco hills.

The work that inaugurated the Sandretto Re Rebaudengo Art Park in September 2019 is Paul Kneale's Flat Earth Visa.
Composed of two sculptures: three satellite dishes facing the sky and a series of cast steel fences should make us reflect on humanity's propensity to build walls and barriers even in the modern world dominated by practically unlimited digital communication.

Continuing along the walkways you will come across the two large colored benches by Mark Handforth, called Cypress Violets and Cypress Reds.

They have been obtained from the trunk of a majestic cypress tree that has grown on the hill for over a hundred years and has fallen naturally. They are a reminder of that plant, an ode to its beauty.

Looking down you can see an installation almost nine meters high.
It is The Terminal Outpost, an overturned watchtower which, according to the author Ludovica Carbotta, represents the outpost of Monowe, an imaginary city conceived to be inhabited by a single person.
The work aims to give shape to the conditions of solitude and self-isolation, typical of the contemporary society.

A little further on we find ourselves in front of a strange biomorphic sculpture in bottle green tones. It is one of the unique examples of Trashstone, a cycle by sculptor Wilhelm Mundt, precisely the number 36 in a series of 700 works.

The sculptures of this cycle were made by collecting and recycling wood waste, plastic material, packaging from which the work is shaped, which aims to focus attention on the themes of reuse and recycling.

Looking up, one cannot remain indifferent to Vehicle Amphibia, the picturesque sculpture by Carsten Höller, an amphibious vehicle halfway between a water mill wheel and a boat ready to sail made of shirts stretched out.
It is an imaginary vehicle that works with the imagination and which the author invites us to create stories and let our imagination to fly.

Look for the votive shrine on the hill of San Licerio and you will find the work Outcrops by Emanuele Cerutti.
It is an oil painting on copper that the Foundation commissioned in 2021 to reinterpret the aedicule now marked by time.

Last, but no less monumental, is Rise, the sculpture that Marguerite Humeau conceived expressly for the top of the San Licerio hill. Located at the edge of the vineyards, the work represents birth and growth, just as happens every year with the vines.

And in fact, it reproduces on a large scale the microscopic male and female flowers of the vine, the intertwining of the branches in the act of pollination.

A work of great effect.

The Sandretto Re Rebaudengo Art Park is open free to the public and has a totally accessible. The entrance time is from 8.00 to 22.00.

In addition to its artistic value, the park also has an environmental purpose. In fact, in line with the Foundation's desire to protect the environment, over 2,500 trees have been planted in the park which not only serve to guarantee the stability of the works and the land, but will be able to capture 200 tons of carbon dioxide in the next twenty years.

To get a more complete idea of the works, please visit the official website.

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