Il Borgo di Barolo - Langhe

Fotografie Il Borgo di Barolo - Langhe

Uno dei comuni più conosciuti delle Langhe è senza dubbio Barolo che, a differenza degli altri borghi che svettano sulle cime delle colline, è posizionato in basso, su un piccolo altipiano circondato ad alfietreatro da bassi poggi.

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Sebbene l'area fosse già abitata in epoca preistorica da tribù celto-liguri le prime notizie su insediamenti risalgono all'epoca barbarica ed all'Alto Medioevo. Durante il Regno Longobardo, Barolo, fu sonotto il controllo di Gastaldo di Diano e di Alba prima di passare alla marca di Torino.

Fulcro centrale del borgo è il suo castello costruito intorno all'anno 1000 da Berengario I, come difesa dalle invasioni Saracene.

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Verso il 1250 passò sotto l'influenza della famiglia Falletti, una potente famiglia di banchieri che, grazie alla sua influenza assrivò a controllare altri circa 50 borghi delle Langhe, determinando fortemente il destino dell'area.

Il dominio dei Falletti terminò nel 1864 con la morte della Marchesa Juliette Colbert che per prima sperimentò il metodo di vinificazione del Barolo ancor'oggi in uso.

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La coltivazione della vite a Baroloe nei dintorni vanta una tradizione antica, seppure con alti e bassi. Anche queste zone, infatti, hanno sofferto a causa dell'abbandono della terra e l'emigrazione a causa delle difficili condizioni di vita e dell'attrattiva che esercitava la vita in città. Ora invece, si è invertita la tendenza, c'è un ritorno alla viticoltura e a svolgerla con cosapevolezza.

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Quest'aria nuova si respira pienamente a Barolo che è diventato un luogo simbolo del vino, rinomato e visitato tutto l'anno senza tuttavia alternarne l'apetto.
Un giro per le vie del borgo non può tralasciare la visita al Castello che, ristrutturato, ospita, nelle cantine, l'Enoteca Regionale del Barolo ed al secondo piano il Museo Etnografico-Enologico del Barolo.

Altro edificio interessante è la Settecentesca Chiesa Parrocchiale di San Donato che custodisce la tomba dei Falletti.

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Se siete alla ricerca di un museo originale, allora non potete perdere la visita del Museo del Cavatappi. Ospitato in una vecchia cantina, mette in mostra pià di 500 modelli di cavatappi provenienti da tutto il mondo.

Il consiglio per visitare il borgo di Barolo è quello di perdersi tra le stradine e le vecchie case, epolorarlo senza una meta per scoprire da soli gli angoli più belli.

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E nel lasciare la città, imboccate la strada che porta a La Morra. Lì, oltre a godere del panorama eccezionale, incontrerete il secondo castello di Barolo, il Castello della Volta, antico e decripito, ma pur sempre con suo fascino.

Vuoi esplorare Barolo in un modo originale? Puoi farlo con un tour guidato in e-bike con una guida enologica esperta che ti condurrà lungo i percorsi più panoramici alla scoperta di questo meraviglioso borgo delle Langhe.

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The burgh of Barolo - Langhe


One of the most well-known town of the Langhe is undoubtedly Barolo which, unlike the other villages that stand out on the tops of the hills, is positioned at the bottom, on a small plateau surrounded by low hills.

Although the area was already inhabited in prehistoric times by Celtic-Ligurian tribes, the first records of settlements date back to the Barbarian era and the High Middle Ages. During the Lombard Kingdom, Barolo was under the control of Gastaldo di Diano and Alba before moving to the Turin brand.

Its central fulcrum is its castle built around the year 1000 by Berengar I, as a defense against the Saracen invasions.

Around 1250 it passed under the influence of the Falletti family, a powerful family of bankers who, thanks to its influence, took over control about 50 other villages in the Langhe, strongly determining the destiny of the area.

The domain of the Falletti family ended in 1864 with the death of the Marquise Juliette Colbert that for the first time experimented the method of vinification of the Barolo still in use today.

The cultivation of vines in and around Barolo boasts an ancient tradition, albeit with ups and downs. Even these areas, in fact, suffered due to the abandonment of the land and emigration due to the difficult living conditions and the attraction that life in the city exercised. Now, however, the trend has reversed, there is a return to viticulture and to do it with awareness.

This new air is fully breathed in Barolo, which has become a symbol of wine, renowned and visited all year round without however alternating its appearance.

A tour through the streets of the village cannot miss a visit to the Castle which, after the renovation, houses, in the cellars, the Regional Barolo Enoteca and on the second floor the Ethnographic-Wine Museum of Barolo.

Another interesting building is the eighteenth-century Parish Church of San Donato which houses the Falletti tomb.

If you are looking for an original museum, then you cannot miss a visit to the Corkscrew Museum. Housed in an old cellar it displays more than 500 corkscrew models from all around the world.

The advice to visit the village of Barolo is to get lost among the narrow streets and the old houses, to paint it without a destination to discover for yourself the most beautiful corners.

And leaving the city, take the road that leads to La Morra. There, in addition to enjoying the exceptional panorama, you will meet the second castle of Barolo, the Della Volta Castle, ancient and decripitated, but still with its charm

Do you want to explore Barolo in an original way? You can do so with a guided e-bike tour with an expert wine guide who will take you along the most scenic routes to discover this beautiful village in the Langhe.

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